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Negli ultimi anni si è assistito a un crescente utilizzo delle polizze di private insurance lussemburghesi quale strumento di pianificazione patrimoniale e successoria, dedite ad una clientela High Net Worth Individual (HNWI). Un tool che non soltanto è ormai presente nella 'cassetta degli attrezzi' di qualsiasi wealth planner ma che ha anche assunto un ruolo di tutto rispetto nella gamma dei prodotti offerti dalle private bank nazionali e che ne sta sempre di più consacrando il successo nel panorama italiano.

E i numeri lo confermano. Se si considerano le statistiche sulla produzione del ramo vita lussemburghese stilate dall’ACA1 si nota come la crescita della quota parte delle riserve matematiche appostate dalla compagnie assicurative lussemburghesi è stata pari al 60% nell’arco di un quinquennio per le assicurazioni ramo vita non domestiche (ossia emesse in regime di libera prestazione di servizi o di stabilimento nei mercati dello SEE): da circa 80 miliardi di euro nel 2010 si è infatti arrivati a circa 130 miliardi di euro nel 2015, di cui il 15% è rappresentato dalle riserve matematiche connesse ai contratti con  residenti in Italia (terzo mercato dopo quello francese e belga). E anche in termini di nuova produzione si può rilevare una media di circa 16,5 miliardi di euro all’anno di nuovi premi vita. Anche in questo caso il primato della raccolta premi viene rivestito dalla Francia mentre l’Italia si posiziona immediatamente dopo. 

Le caratteristiche

Come già anticipato, è ormai noto l’utilizzo del contratto assicurativo vita (anche del tipo unit linked) quale strumento di pianificazione patrimoniale e successoria. Le sue doti più apprezzate si individuano nella semplicità di utilizzo, nella sua capacità di adattarsi alle più svariate strutture, nella resilienza da 'aggressioni' esterne al patrimonio investito e all’ottimizzazione fiscale riconosciuta ai residenti italiani (e non solo). Caratteristiche, queste, che abbracciano i contratti assicurativi tout court, siano questi di diritto italiano o non, e che sicuramente costituiscono le ragioni principali ma non dirimenti per individuare i principali fattori di successo del private insurance lussemburghese.

Un approccio comparativo risulterebbe invece più idoneo per circoscrivere quegli elementi e/o caratteristiche dei contratti assicurativi vita che nella maggior parte dei casi inducono i potenziali clienti HNWI a privilegiare i prodotti di diritto lussemburghese2. La tabella in alto, per quanto interessa, mira a racchiudere quelle che sono le differenze più salienti tra un contratto assicurativo lussemburghese e uno domestico.

Tra gli aspetti evidenziati, quelli che assumerebbero maggiore rilevanza nella scelta di un prodotto lussemburghese si individuano nella flessibilità degli investimenti ammissibili e nel maggior grado di protezione offerto.

Le principali differenze

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Polizza vita lussemburghese Polizza vita italiana
Target market: preponderanza di clientela HNW o UHNW. Target market: prevalenza di clientela retail o affluent.
Prodotti standard ma strutturati su misura della clientela per rispondere ad esigenze individuali e ad obiettivi di pianificazione ben precisi. Prodotti standardizzati.
Ampia gamma di investimenti ammissibili tra quelli previsti dal diritto lussemburghese applicabile. Limitata gamma di investimenti ammissibili tra quelli previsti dal diritto italiano applicabile.
Soluzioni estremamente personalizzate e servizio altamente specializzato. Soluzioni standardizzate.

Per quanto concerne il primo punto, è indubbio che la clientela HNWI sia alla ricerca di rendimenti che siano superiori all’inflazione. Aspetto che non sembrerebbe sempre raggiunto con i tradizionali prodotti finanziari e/o assicurativi a tasso fisso o garantito, vista l’attuale fase congiunturale caratterizzata da tassi di interesse ai minimi storici. Le soluzioni lussemburghesi possono colmare questo bisogno potendo destinare una parte dell’investimento in asset non tradizionali quali hedge funds, fondi chiusi immobiliari e/o di private equity. Tutto ciò sempre nel rispetto del profilo e dell’orizzonte di investimento del contraente e con la necessaria assistenza di un servizio altamente specializzato che deve esser garantito dalla compagnia di assicurazione: infatti, l’amministrazione e la gestione di questa categoria di attivi necessita di una business unit interna dedicata composta da un team di esperti in grado di capire le dinamiche e le peculiarità a questi connesse, che sia dotato della necessaria esperienza e che sia in grado di intervenire su qualsiasi opportunità di investimento a livello globale.

Con riferimento al secondo punto, le crisi finanziarie del 2008 e del 2011 – che hanno messo in difficoltà le economie di molti Paesi europei (i PIGS o PIIGS, ossia Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna) – avrebbero spinto la clientela alla ricerca di lidi più sicuri dove far approdare i propri patrimoni, per ovviare al 'rischio Paese'. E il Lussemburgo è un porto sicuro in grado di offrire una maggiore tranquillità, se non sicurezza, se messo a confronto nel contesto paneuropeo. Infatti, è ancora in grado di vantare un rating sovrano di tripla A, possiede un centro finanziario tra i primi al mondo e dispone di un regime di tutela delle riserve matematiche unico nel suo genere. Con quest’ultima affermazione, si fa riferimento al 'triangolo della sicurezza' previsto dalla normativa assicurativa lussemburghese che garantisce la separazione dei patrimoni dei clienti da quelli degli azionisti e degli altri creditori della compagnia di assicurazione, riconoscendogli inoltre un 'super privilegio' in caso di default della banca depositaria e/o della stessa compagnia di assicurazione.

Non meno trascurabile è anche l’aspetto internazionale che maggiormente attrae la clientela HNWI e la indirizza nel prediligere un prodotto lussemburghese rispetto ad un omologo domestico (a parità di identico trattamento fiscale). Ma anche la possibilità di avere un prodotto di architettura aperta che investa in un mix di fondi interni ed esterni (UCITS), ovvero in più fondi interni aventi diverse banche depositarie e/o gestori (ciascuno di questi con una propria strategia di investimento) tra quelli messi a disposizione e scelti in comune accordo con la compagnia di assicurazione.

1 L’ACA è l’Associazione della compagnie di assicurazione e riassicurazione lussemburghese.

2. Per diritto lussemburghese si fa riferimento alla disciplina degli investimenti e degli attivi sottostanti che sono sottoposti al regime del home country control. Di tutt’altro aspetto la disciplina della legge applicabile al contratto che ai sensi della normativa europea e nazionale è da individuarsi nella legge del luogo del domicilio abituale del contraente o dello Stato membro in cui questi ha la cittadinanza.