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Pianificare significa innanzitutto proteggere. In questo contesto, il private insurance può rappresentare uno strumento efficace per raggiungere importanti obiettivi


  • Ai fini di una corretta pianificazione patrimoniale, proteggersi è fondamentale

  • Il private insurance ha l’obiettivo di fornire soluzioni di pianificazione patrimoniale e successoria per la parte liquida, utilizzando l’assicurazione sulla vita

  • Il private insurance può essere abbinato a tanti altri strumenti di pianificazione patrimoniale (es. trust)
 

Quando si ha un patrimonio, piccolo o grande, bisogna tenere a mente che una buona pianificazione finanziaria non può prescindere da un’adeguata protezione. “La protezione è il futuro della pianificazione patrimoniale” afferma Stefano Carpi, branch manager Italy di Lombard International Assurance, in occasione del primo forum in Italia sull’impatto della longevity nel mondo del wealth management, organizzato da We Wealth in collaborazione con A.L.I (Active Longevity Institute). Nonostante ciò, la maggior parte degli italiani tende a trascurare questo aspetto. Numeri alla mano, rispetto alla media europea, l’Italia è un paese sotto-assicurato, con solo una famiglia su dieci che ha sottoscritto soluzioni assicurative. Dal punto di vista successorio, solo il 12% della popolazione ha redatto un testamento. “L’italiano non ha voglia di parlare di cosa potrebbe succedere un domani” evidenzia Carpi, osservando tuttavia che, anche a causa della crisi pandemica, si riscontra una lieve inversione di tendenza, con una maggiore propensione dei clienti a valutare e proteggere la propria salute e il proprio patrimonio. “A livello pratico sempre più clienti attivano la nostra opzione Wealth Life Cover, che preserva il capitale in caso di decesso” sottolinea Carpi.

Il private insurance

A seconda delle esigenze, sono diversi gli strumenti che il cliente private ha a disposizione per proteggere il proprio patrimonio. Tra questi il private insurance ha l’obiettivo di fornire soluzioni di pianificazione patrimoniale e successoria per la parte liquida, utilizzando l’assicurazione sulla vita. Tra i vantaggi offerti da questo strumento, l’esenzione totale dall’imposta di successione (tipica delle polizze unit linked), la personalizzazione, l’ampiezza dell’universo investibile (ad esempio, è possibile andare a investire in una certa misura anche nei private market) e la portabilità internazionale (se dovesse trasferirsi all’estero, il cliente non dovrà riscattare lo strumento e può mantenere il suo contratto assicurativo, che verrà adattato alle nuove normative del paese dove va a vivere). Trattandosi di una polizza tipicamente di diritto lussemburghese, alla protezione assicurativa e a quella civilistica (con l’articolo 1923) si affianca la protezione giuridica “in un porto sicuro come il Lussemburgo, un paese tripla A con debito pubblico al 25% ma soprattutto che ha un regime di protezione unico e uno dei più alti in Europa per il detentore di una polizza assicurativa” aggiunge Carpi.

Infine, essendo molto duttile e complementare a tanti altri strumenti di pianificazione patrimoniale, il private insurance permette di ottenere “una pianificazione a 360 gradi di tutto il patrimonio del cliente” spiega Carpi. Un esempio è l’abbinamento tra private insurance e trust. “Il trust può essere costituito per la parte immobiliare del patrimonio e può poi essere inserito come beneficiario della polizza di private insurance, così che, al momento dell’evento della premorienza dell’assicurato, la parte liquida andrà nel trust in esenzione completa d’imposta di successione e il trust successivamente inizierà a trasmettere il patrimonio a seconda delle disposizioni date dal contraente”.

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