E’ stato ancora un anno double face per il mercato italiano delle polizze vita. Mentre i contratti tradizionali del ramo I sono andati in caduta libera quelli del ramo III, le unit linked collegate a fondi d’investimento, hanno proseguito la loro marcia a passo di carica.

Dicono questo gli ultimi dati di Ania Trends, la pubblicazione dell’associazione delle imprese assicurative, sull’andamento del mercato vita a fine novembre, 2022. Nei primi 11 mesi dell’anno del “rimbalzo” dopo quello della frenata (-4%) causata dalla pandemia, la nuova raccolta di polizze vita in Italia si è chiusa in progresso del 15,3% a 94,5 miliardi. E’ una crescita in cui il calo dei prodotti tradizionali (-4,4%) è stato più che compensato dalla spettacolare avanzata (+43,7%) delle unit. Sono quest’ultimi i prodotti su chi da sempre si concentra l’offerta proposta da Lombard International Assurance assieme ai suoi partner bancari, e che si dimostra ancora una volta una scelta vincente. L’esposizione diretta ai mercati finanziari, il tratto caratteristico delle unit, ha permesso agli investitori di cogliere interamente gli andamenti favorevoli dei listini. Sul fronte opposto i portafogli di polizze di ramo I hanno subito la preponderante presenza di titoli di stato per la necessità dei gestori di assicurare con quegli asset la garanzia del capitale. Per effetto del contesto di tassi ultra bassi che continua a caratterizzare il mercato delle obbligazioni pubbliche, quella garanzia legale sta divenendo una pseudo garanzia visto che sempre più spesso è accordata al lordo delle spese di gestione. E non è tutto. Per i maggiori rischi finanziari che comunque rimangono in capo alle compagnie i regolatori caricano quei prodotti di un maggiore ratio di capitale, un costo che le compagnie finiscono necessariamente per ribaltare sugli investitori.

Troppo facile - si potrebbe ribattere - preferire le unit quando i mercati vanno a gonfie vele. Ma quando il vento cambia direzione? Anche in quel caso, però, la scelta si rivela preferibile e, ancora una volta, una conferma viene dalle tabelle di Ania Trends. Nel novembre dello scorso anno, l’ultimo mese cui giungono quelle rilevazioni, il mercato vita italiano ha registrato una battuta d’arresto (-10,6%) per le incertezze degli investitori su un possibile cambio di scenario innescato da paure inflazionistiche e dal rischio di una stretta monetaria con un aumento dei tassi d’interesse. Ebbene in quel mese la raccolta delle polizze di ramo I è letteralmente crollata (-26%), quella delle unit link ha perso slancio ma è rimasta in territorio largamente positivo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+ 15,4%). Il perché è presto detto. Anche in un più incerto contesto le unit linked rappresentano la scelta migliore per gli investitori in ragione della maggiore flessibilità che caratterizza questi strumenti finanziari. Chi le sceglie può facilmente cambiare il profilo di rischio per anticipare i trend del mercato e naturalmente la clientela sofisticata cui Lombard International si rivolge - è quella degli High Net Worth Individuals (HNWI) - è più in grado di altri di adattarsi con rapidità ad un mercato che cambia. Non solo. Lombard International propone ai suoi clienti programmi d’investimento di lunga durata, possono traghettare con facilità anche passaggi generazionali ed il fattore tempo, in finanza , è un ingrediente fondamentale per attenuare e annullare i picchi di volatilità che periodicamente si manifestano.

E’ l’insegnamento, pieno di ottimismo, che ha lasciato Ennio Doris, grande protagonista dell’industria italiana del risparmio, scomparso pochi mesi fa. Perché preoccuparsi di mercati che indietreggiano, era solito dire. Quello è anzi il momento migliore per prendere posizione o incrementare i propri acquisti anticipando un recupero dei mercati che, prima o poi, avverrà. Su questi semplici ma solidi insegnamenti Doris ha costruito un impero finanziario. Lombard International condivide lo stesso “ottimismo della ragione” e con il tempo ha arricchito la sua proposta di polizze unit linked con un’opzione di salvaguardia del capitale (Wealth Life Cover) che può essere liberamente attivata a scelta del sottoscrittore a protezione del rischio di premorienza. Nel 2021 il 60% dei clienti della branch ha scelto quest’opzione proteggendosi e potenziando il contenuto assicurativo. Insomma la flessibilità delle soluzioni finanziarie proposte dalla compagnia lussemburghese consente di anticipare i trend di mercato ma, al tempo stesso, la lunga durata associata a quegli investimenti è in grado di assorbire eventuali scossoni.

Ben si spiega pertanto il perché le soluzioni finanziarie di Lombard International continuano ad incontrare il favore di quella clientela d’élite a cui la società si rivolge. Il gruppo ha chiuso i conti del 2021 con una raccolta in aumento di ben il 68% rispetto al 2020 e la branch italiana ha fatto ancora meglio: +101 per cento!

Sono dati che incoraggiano a proseguire sulla stessa strada anche nell’anno che è appena iniziato con la fiducia che le polizze unit di Lombard International riusciranno a reggere anche la sfida di mercati finanziari divenuti più incerti e complessi.

Stefano Carpi - Director - Branch Manager Italy

Stefano Carpi
Director - Branch Manager Italy
Lombard International Assurance